Nel boschetto vicino alla cascata incontriamo uno Gnefro, il folletto della cascata delle Marmore.
Sarà lui a raccontarci la leggenda del pastore Velino e della ninfa Nera, passeggiando per i sentieri, per farlo userà un librone con la copertina di legno.
Ci sediamo a terra con gli occhi sgranati mentre lo Gnefro muove passi pesanti e racconta la leggenda del pastore Velino e della ninfa Nera, da cui prendono il nome la cascata e il fiume sottostante.
"Il pastorello passeggiava sulla sponda dello stagno, quando vide la bellissima Ninfa Nera che faceva il bagno con le sue ancelle, tra i due nacque subito un grande amore.
Quando la perfida Giunone se ne accorse, costrinse il padre della Ninfa a trasformarla in un fiume di lacrime.
Il pastorello Velino non capiva perché la sua amata lo avesse all'improvviso abbandonato, era straziato dal dolore e non si dava pace. Poi iniziò a cercarla e scoprì il crudele destino della sua amata.
Decise di tornare alla rupe dove era avvenuto il loro primo incontro d'amore, e lì implorò la Dea Feronia affinché lo aiutasse a ricongiungersi con la ninfa trasformata nel fiume Nera.
Nel cielo comparve un grande arcobaleno, il pastorello capì il segnale che gli era stato inviato dalla dea Feronia e si tuffò dalla rupe.
Commossa dal grande gesto d'amore, la Dea Feronia lo trasformò in una cascata e i due innamorati ebbero modo di ricongiungersi nelle onde per l'eternità.
Dall'amore tra il pastorello Velino e la ninfa Nera, nacque così la cascata delle Marmore."
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